18. ATTIVITÀ DI PRODUZIONE ORALE

RICOSTRUZIONE

 

  • Si fanno ascoltare due o più stringhe comunicative (in sequenza) oggetto d’analisi, estratte dall’ascolto somministrato nella prima lezione, tutte le volte che si ritiene necessario.

  • Attraverso domande e messe in scena guidate dall’insegnante, questi si accerta che gli allievi abbiano capito bene la funzione comunicative cui assolve lo scambio di battute.
  • Si passa alla segmentazione e analisi delle stringhe comunicative una per volta.
  • Si fa riascoltare la prima stringa, o si ripete a voce, chiedendo “Quante parole sono?”. Gli studenti fanno ipotesi sul numero di parole.
  • L'insegnante rivolge l'attenzione allo studente che ha fatto per primo l'ipotesi e gli chiede di ripetere la stringa segmentando, una parola alla volta.
  • L'insegnante collega le parole pronunciate alle sue dita, un dito per ogni parola, partendo dal pollice della mano destra con il dorso della mano rivolto agli studenti (in tal modo gli studenti vedono comporre la stringa da sinistra verso destra, rispettando il sistema di scrittura della lingua italiana).

 

  • Consideriamo per esempio la stringa “E lei com'è?”. Gli studenti hanno già compreso la funzione comunicativa della domanda, ma probabilmente il numero di parole ipotizzato non è corretto. L'ipotesi dello studente potrebbe prevedere due parole: “Elei comé?”. L'insegnante pronuncia “Elei” alzando il pollice, e “comé” alzando l’indice.
  • A questo punto l'insegnante non fornisce la soluzione, ma aggiusta l'ipotesi dello studente fornendo suggerimenti di carattere pragmatico e morfosintattico che suscitino altri ragionamenti: focalizza l'attenzione su una delle due parole ipotizzate dallo studente partendo dall'elemento più saliente, quello che contiene il verbo.
  • Quindi può chiedere: «Perché “COMÉ”?, cosa vuole sapere la persona che parla?». Una volta negoziato con lo studente che si vuol descrivere qualcuno, l’insegnante invita lo studente a descrivere un compagno. Formulando una descrizione minima, lo studente pronuncerà la parola “è”.
  • A questo punto il docente metterà in evidenza che il suono “comé” corrisponde a due parole, mostrando quindi tre dita “occupate “ dalle parole. Continuerà in questo modo fino alla ricostruzione corretta della stringa, dunque in questo caso a quattro dita “occupate”.

 

  • Intonazione e fonetica. Dopo aver segmentato la prima stringa la si fa ripetere ad ogni studente, si procede poi a un aggiustamento rispetto a intonazione e fonetica fino ad arrivare alla ripetizione esatta dell’enunciato in questione.
  • Gli studenti a coppie simulano la situazione comunicativa esercitando le stringhe appena apprese.
  • Successivamente il docente scrive alla lavagna lo scambio di battute e si contano insieme le parole per far familiarizzare gli studenti con la corrispondenza tra il continuum fonico e le parole separate su cui si è lavorato.
  • Infine l’alunno è invitato a copiare il dialogo negli appositi spazi della pagina.